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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Giuliomio

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 Giulio deve scegliere la scuola, Giulio deve scegliere cosa farà da grande, Giulio deve scegliere.  Caro Giulio,  Cosa vuoi che ti dica che non ti abbia già detto?! Siamo fortunati, abbiamo più di un’occasione giornaliera per starcene un po’ in santa pace a chiacchierare. In macchina, quando non insulto nessuno, ci raccontiamo tante cose…ci viene facile, naturale, usciamo un po’ dai ruoli che ci sono capitati e così io mi dimentico, per poco, che tu sei figlio ed io mamma. Noi parliamo di stronzate e di cose serie con la stessa profondità e leggerezza, tutto a seconda di come ci sentiamo in quel momento. Io che ti racconto gli sfaceli( come fanno i vecchi)  e tu che mi prendi in giro, tu che mi illustri l’ultimo gioco della play ed io che ti leggo la lista della spesa. Sai essere attento e anche un ottimo consigliere. Consigli semplici, veri, diretti, limpidi, consigli che vorrei essere in grado di dare a mia volta.  Quando parli ti guardo sempre con curiosità ...

Rain

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 Questa sera sotto la pioggia, davanti alla farmacia, c’erano un cane arancione con un collare bordeaux e tre ragazzine biondine e carine. Pensavo che il cane fosse di una di loro e che stessero aspettando una mamma, invece il cane l’avevano trovato e nessun genitore era nelle vicinanze. Hanno chiamato il numero sulla medaglietta, più volte, ma nessuno rispondeva. Quindi Aurora si è offerta di portarselo a casa ma non c’era il guinzaglio e aveva paura scappasse e finisse sotto una macchina. Così sono entrata in farmacia e dopo aver chiesto se il cane fosse di qualcuno mi sono fatta dare un nastro per aiutare l’intrepida ragazzina. I miei figli non credo siano così svegli e determinati. Avranno avuto 11/12 anni, e il cane forse lo stesso. Alla fine hanno dovuto chiamare il canile ma poco fa Aurora mi ha telefonato per dirmi che il proprietario aveva recuperato “rain dog”.  Quando incontro bambini così il mio cuore si apre di speranza per questo mondo distratto ed egoista. Ovvia...

Bravo cane

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 Da tanto non scrivevo nel “diario di bordo”e per i motivi più svariati ma di certo non perché non avessi niente da raccontare, sono anche stata via in barca e avrei potuto deliziarvi di racconti. Ma sentivo le parole un po’  bloccate a metà esofago, parole dalle quali ho cercato di scappare ma che in qualche modo devo far uscire.  Il 9 settembre un cucciolone del quale ero molto innamorata ci è stato strappato da una malattia fulminante lasciando un vuoto nel cuore di tutti quelli che l’hanno conosciuto. Chi non ha un animale non sa di cosa stia parlando e quindi suggerisco di passare oltre. Chi ama un peloso, come li chiama la Gipsy in the Kitchen, capirà ogni parola.  Io ed il pelosone ci siamo conosciuti faccia a muso verso febbraio di quest’anno, prima erano chiamate, video chiamate e qualche regalo che gli spedivo per corrompere il suo cuore. In seguito ho scoperto che nel suo cuore, un grande cuore, c’era posto per tutti.  Io credo avesse riconosciuto la ...