Vacanze
Questa mattina nella mini spiaggia non c’era nessuno, eravamo solo le onde ed io. Guardavo le barche passare, mi soffermavo su ogni barca a vela e ti pensavo, poi mi sono ricordata che quest’anno comandi un motoscafo. Dall’ombra dell’ombrellone ho scritto quanto segue. Ciao
Qui si perdono i giorni, già a me manca qualche giovedì, pensa te come mi ridurrò a casa.
Capisco però che oggi potrebbe essere sabato, o domenica, dalla mancanza che ho di te. Infatti se la testa perde colpi, il cuore non perde battiti, lui lo sa che noi ci saremo visti e lui aspetta. Questa attesa non colmata arriva a me come mancanza. È semplice. Basta ascoltarsi e quando fuori non ci sono rumori che distraggono, è un piacere farlo e interpretarlo a seconda di ciò che vogliamo sentire.
È così.
Quindi ora sai che ti penso anche in vacanza ed ho anche pensato che quando riuscirai a venire, porterò anche Otto. Mi rattristo quando penso a lui, vorrei chiamarlo e rassicurarlo, spiegargli perché non l’ho portato e tutto il resto. Io non credo che gli animali non abbiano il senso del tempo, credo che sia una scusa che raccontano le teste di cazzo.
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