8 luglio
Oggi è l’otto, tipo infinito solo un po’ più grassottello; ti ho abbracciato l’ultima volta il 6 giugno, si fa presto a fare due calcoli, ma ci vuole tempo per tutto il resto.
Per rimanere in tema numeri stavo giusto pensando che a volte la matematica può diventare un’opinione. Nel caso dei figli ad esempio, dove 1 più uno può fare anche quattro, e nel caso dei gin tonic dove 2 più uno può fare anche sei! E a 6 succedono cose, si parla fitto, si danno giudizi, si scambiano occhiate, si ride buttando la testa all’indietro, non ci sono mezze misure e si parla di misure. A sei, ti ricordi degli abbracci, delle strette di mano, dei baci, del “fammi assaggiare”, della voglia di ballare.
Ma il presente si fa sentire e la speaker continua a dire “non ballate, fate i bravi oggi per divertirci tutti insieme domani”; ma qui il -domani- non arriva mai e nel frattempo ci dimenticheremo ancora degli abbracci, delle strette di mano, dei baci, del “fammi assaggiare” e della voglia di ballare.
Si fa presto a fare due calcoli ma certe volte è meglio perdere il conto, ordinare un altro gin tonic e ballare nel parcheggio è la sola cosa che ci resta da fare per non smettere di sognare.
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