18 luglio
Poi dico che sono stanca, per forza, vado a letto tardi e mi sveglio presto. E dormire è importante, se non si dorme abbastanza si è stanchi, suscettibili, poco performanti e antipatici. Ho riletto gli ultimi post e devo dire che è più che evidente che all’appello manchino ore di sonno.
Mi lamento abbastanza, sono piuttosto pesante e per un niente vado giù, è uno dei miei limiti, come dice Bersani, chi gliel’abbia detto non lo so, ma è così.
Ho giusto Ale che mi sopporta in questo mio frullo di cazzi e mazzi.
Prima mi hai detto che Ettore questa notte ha avuto paura dei tuoni e che hai cercato di tranquillizzarlo: siete andati un po’ in cucina, avete acceso le luci, bevuto un bicchiere d’acqua, ma non c’è stato modo di rassicurarlo e così siete rimasti svegli fino alla fine del temporale.
Ancor prima di sapere questo, quando mi prendevi in giro in merito al vaccino, e volevi sapere in caso di stiramento di cuoia cosa ti lasciassi, la mia risposta dal profondo del cuore è stata: “Otto”.
È proprio così, il mio 8, Oti, detto Gna Gna, il mio terzo figlio tigrato di chili 60 lo affiderei senza dubbio a te. Con questi due bestioni ti ho sempre visto essere comprensivo, dolce, premuroso, attento, amorevole e paziente. Con te il loro linguaggio non ha segreti, li guardi negli occhi e vi capite. È incredibile come anche Otto ti abbia accettato da subito nel branco e che feste ti faccia ogni volta che ti vede comparire.
Ho sempre pensato a te come un orso, in realtà probabilmente sei più lupo, anche se di mare.
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