28 giugno


28 giugno, tra due mesi compleanno di Otto e tra sei il mio. Detto ciò, oggi ho pensato molto alla rivoluzione che sto facendo dentro, molto dentro, talmente dentro che ancora all’esterno non è arrivata. 
Il primo a parlarmi di rivoluzione fu Diego Rivera, il secondo il Papa e mi piacciono in egual misura. 
Io non sono particolarmente religiosa, ma quando Papa Francesco è venuto a Cesena mi sono prodigata per andare con il gruppo infuocato della Parrocchia a stringergli la mano. In realtà alla fine mi ha solo sorriso, forse nemmeno guardava me,  ma a Giulio ha dato uno puffetto sulla guancia. Ho anche le foto. 
Un discorso fatto da tante parole che si sono depositate  dentro di me come perle nella cassetta di sicurezza della Royal Bank. Il mondo ha  bisogno di un Papa così, io avevo bisogno di sentirmi dire quelle cose. 
Ora non ricordo esattamente la combinazione della cassetta, caro Diario di Bordo, ma te ne parlerò, forse. Oppure non te ne parlerò ma te ne accorgerai, infondo  l’amore è fatto di gesti e noi siamo fatti d’amore. 
L’unica certezza nel nostro destino incerto è che l’amore ci cambierà. Chi soffrirà, chi amerà, chi riderà e chi piangerà, tutti dovranno affrontare la rivoluzione che l’amore li spingerà a fare.   

Buenas Noches

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