18 giugno
Cena d’estate, da non confondersi con cena “ e state pure”, perché non avevo studiato bene i vari coprifuochi, credevo che a mezzanotte dovessero andare tutti a casa, mi sbagliavo. Ora sono sola con i miei 42 bicchieri di cristallo da lavare a mano e lo smistamento immondizia da fare. Mi fanno compagnia il gallo ed il pavone che se la cantano e se la suonano. Finalmente ho scoperto chi da inizio a questa menata notturna: quel decerebrato del gallo! Il pavone fa 4/5 urli dei suoi, il gallo invece insiste e spinge sempre di più, forse vorrà far spuntare il sole, non mi capacito cosa abbia da cantare in questo buio accecante, sono sparite anche le lucciole.
Fermi tutti, il gallo si è fatto il suo assolo e poi muto, quel bastardo del pavone ha richiamato i suoi amici e fanno le prove per la Messa , “Pavoni per caso”
Vorrei tirargli un sasso ma dormono sul filo della luce e neanche con una fionda potrei centrarli. L’unico è farsi una pistola laser e cercare su giallo zafferano una bella ricettina gustosa.
Siamo entrati nel 19 giugno da 3 ore e 15 anni fa nasceva la mia primogenita. Sono venuta a vederti dormire, la porta della tua camera è serrata durante il giorno ed aperta la notte. Tra qualche tempo non precisato sarà chiusa h24. Un buco nero si apre sotto i mie piedi, lo salto e torno a letto.
I bicchieri dovranno aspettare domani, notte.
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