27 maggio
Gin Mare |
Agitata e non mescolata.
Oggi sei partito, domani sarà il primo venerdì che non ci vedremo e dopo domani sarà comunque sabato, quel giorno bello che precede la domenica. Questo weekend andrò a lavorare un po' tra i fiori, pulirò casa, finirò di fare l'orto, dovrei stirare ma non lo farò, andrò al compleanno di Chiara e cercherò di tenere sempre del buon Gin a portata di mano.
Comunque più di un'amica mi ha detto " vedrai le giornate passeranno alla svelta", ma il problema non sono le giornate, ma le nottate.
Quando sono da sola, in questa casa gigante, inizio a riempirla di pensieri ed ho scoperto che ce ne stanno davvero un'infinità; nella casa di prima se pensavo troppo dovevo uscire.
Penso ai nostri giri in vespa, quando mi tocchi la gamba e mi chiedi se ho freddo, ai nostri giri in moto, quando mi tocchi la gamba per verificare che non sia volata via.
Penso a qualche giorno fa quando sono arrivata da te e ti ho trovato intento a cucinare tutte quelle cose buone per noi, riflettevo su quanta cura metti tu nelle cose, quanta cura hai per me. Se dovessi rappresentare con un'immagine la nostra relazione ci sarebbe il mare, io che farei il morto, con costume intero per l'esattezza, e tu che staresti lì vicino a me per accertarti che non arrivino onde, spruzzi, meduse o squali, tu vigileresti il mio galleggiamento ed io potrei sentirmi leggera e felice. La cura si ripaga con la fiducia, leggeri e felici.
Comandante e un po' comandone, sei appena partito e io sento la tua lontananza, la misuro in miglia, ma sento la tua vicinanza, la misuro con il cuore.
Sogni d'oro e d'argento, come diceva la nonna.
Commenti
Posta un commento